La storia

Le Esposizioni Universali sono manifestazioni gestite dal Bureau international des expositions (BIE), nate per celebrare il progresso e l’ingegno umano.
La prima fu realizzata a Londra nel 1851 e, fino ai primi anni del Novecento, erano grandi mostre-mercato dove mettere in vendita prodotti, dagli ascensori ai cannoni, dai telefoni ai motori a scoppio, e presentare ai visitatori gli ultimi progressi scientifici. Nel corso degli anni hanno attirato un pubblico sempre più vasto, essendo insieme museo, grande magazzino, fiera di paese e luna park.
L’aspetto ricreativo e spettacolare si è accentuato sempre di più con il passare del tempo: manifestazioni sportive, mostre di pittura, esibizioni da circo e costruzioni avveniristiche si sono aggiunte all’esposizione vera e propria. È il caso della Torre Eiffel a Parigi del 1889, del Golden Gate a San Francisco nel 1939, della Cupola geodetica di Montreal nel 1967 e del Ponte sul Tago a Lisbona 1998. Anche l’Eur di Roma fu creato per un Expo, che però doveva svolgersi nel 1942 e non si tenne mai.
Dal 1998, con l’edizione di Lisbona dedicata a “Gli Oceani, un’eredità per il futuro” accanto a ingegneria, meccanica e tecnologia, hanno acquistato spazio e attenzione le scienze più “soft” e l’arte.
Oggi gli Expo sono insieme fiere commerciali e mostre scientifico-culturali realizzate nelle più importanti città del mondo.


Expo Milano 2015

L’ultima Esposizione Universale si è svolta a Milano, dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
La manifestazione è stata dedicata alla sicurezza e alla qualità alimentare, con il tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, che faceva riferimento al nuovo dibattito sullo sviluppo di una filiera alimentare sostenibile e a un decisivo rilancio della ricerca e dell’innovazione del settore.
Sono stati registrati 139 partecipanti ufficiali – 134 Paesi e 5 organizzazioni internazionali (tra cui ONU e Commissione europea) – e 24 partecipanti non-ufficiali – organizzazioni della società civile e grandi aziende.
I visitatori sono stati oltre 21 milioni, di cui 6,5 milioni stranieri.


Il Lazio si è presentato unito all’appuntamento dell’Expo 2015, forte di un progetto condiviso tra Regione, Roma Capitale, Province, Comuni, associazioni di categoria e università.
È stata l’unica Regione italiana, oltre alla Lombardia, ad avere un proprio spazio espositivo fisso e ha scelto di raccontare la propria identità attraverso 8 grandi temi:

  • “Cibo e turismo: Roma capitale globale”, sulla centralità di Roma nelle politiche alimentari internazionali (anche grazie alla presenza di Fao, Wfp e e Ifad).
  • “Il cammino dell’acqua”, dedicato all’acqua come risorsa culturale, storica ed economica.
  • “Città e campagna: interazioni” ha esplorato i rapporti antichi e nuovi tra realtà urbane e agricole.
  • “Crescere meglio: eccellenze e sostenibilità“ ha svelato la continuità tra storia, prodotto locale e innovazione.
  • “Il genio e l’innovazione” interamente dedicato alla ricerca scientifica e tecnologica.
  • “L’origine e la qualità” ha fatto conoscere i nostri migliori prodotti tipici.
  • Infine, “Tutte le strade portano a Roma” e “L’area centrale dei Fori” sono stati dedicati ai progetti di Roma Capitale per la riqualificazione del patrimonio archeologico.

Lo stand della Regione, all’interno di Palazzo Italia, ha ospitato circa 2 milioni di visitatori da tutto il mondo. Un vastissimo pubblico internazionale che ha potuto entrare in contatto con startup, progetti e prodotti e con il grande patrimonio di bellezza del Lazio.
Expo è stato un grande successo anche nel Lazio, con oltre 500 eventi che sono stati organizzati nel territorio regionale grazie al contributo e al lavoro di 11 coordinatori scientifici d’eccellenza, università e i più importanti centri di ricerca del Lazio e che hanno coinvolto oltre 270 imprese e migliaia di cittadini.

Il Lazio a Expo 2017

Nel 2017 si è poi svolta in Kazakistan l’Esposizione Specializzata dedicata a Future Energy, che ha toccato i temi della produzione responsabile ed efficiente di energia e della sostenibilità, con particolare riferimento alle energie rinnovabili.

La Regione Lazio è stata protagonista nel Padiglione Italia di Astana dal 24 al 29 luglio con il racconto di alcuni progetti dedicati al risparmio energetico, alle nuove modalità di accumulo e produzione di energia (anche attraverso materiali innovativi come il Grafene o la Perovskite), alla mobilità elettrica e altro, insieme a settori di ricerca più “industriali” come l’Aerospazio e la Fusione Nucleare. Progetti esemplificativi del grande patrimonio regionale di conoscenza, capacità d’innovazione e imprenditorialità

Lo stesso Padiglione Italia è stato realizzato da uno dei più importanti studi di progettazione presenti nella nostra Regione, A.B.D.R. Architetti Associati di Paolo Desideri; ed è stato articolato in 4 piazze, luoghi simbolo della città italiana, da sempre, centro del potere religioso, laico ed economico del paese, territorio di incontro e osmosi di culture e tradizioni, che sono state intitolate a scienziati simbolo dell’Ingegno italiano e del progresso dell’umanità: Antonio Pacinotti, Enrico Fermi, Alessandro Volta e Leonardo da Vinci.